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Lombardia, 43 arresti tra politici e imprenditori

Arresti in Lombardia: nelle intercettazioni i rapporti tra politici, imprenditori e 'ndrangheta

pubblicato il 7 maggio 2019 alle ore 18:37
Dai tavolini di un privè in una discoteca prenotati per fare bella figura sui vertici di Forza Italia di Varese, ai rapporti tra imprenditori e 'ndrangheta, che in Lombardia hanno ormai sviluppato una "sinergia" secondo quanto riferito dal procuratore capo di Milano Francesco Greco. Nelle intercettazioni diffuse dai carabinieri del comando provinciale di Monza e dalla guardia di finanza di Varese emerge tutta la complessità dei rapporti illeciti tra politica, imprenditoria e criminalità organizzata scoperchiati dall'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Milano, che ha portato oggi a 43 arresti e vede complessivamente 95 indagati.
 
Tra le persone intercettate anche Pietro Tatarella, consigliere comunale milanese di Forza Italia, finito in carcere con l'accusa di associazione per delinquere. Il politico milanese parla con un personaggio politico di Varese: "Adesso è uscita lì a Varese una manifestazione di interessi, lì da Marcello sempre su spurghi quelle cose lì che fa Daniele (l'imprenditore D'Alfonso, al centro dell'inchiesta, ndr). Digli stavolta di gestirla lui.. l'altra volta gli ha dato una incu..... Digli di farla come si deve". 
 
Uno dei filoni dell'inchiesta coinvolge Gioacchino Caianiello, figura di spicco di Forza Italia a Varese e trait d'union tra le due associazioni a delinquere contestate agli indagati (una a Gallarate, Varese, e l'altra a Milano). In una intercettazione ambientale si vede Caianiello dare una bottiglia di vino a un'altra persona e aggiungere: "Manca solo il.. mille (euro, ndr)". 
 
Un'altra parte delle intercettazioni riguarda il rapporto tra imprenditoria e criminalità organizzata. Uno degli arrestati avrebbe favorito il clan di 'ndrangheta Molluso, attivo a Corsico e Buccinasco. 
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