"I medici hanno sbagliato e adesso il mio piccolo Davide non riesce neanche a parlare"
pubblicato il 17 maggio 2019 alle ore 13:52
Davide è un bambino di due anni e mezzo che vive a Guastalla, vicino Reggio Emilia. Nato prematuro, i medici per salvarlo lo hanno sottoposto ad un intervento al cuore, impiantandogli poi una tracheotomia per permettergli di respirare, ma a causa di quest'ultima non riusciva a ingerire cibo, perciò è stata necessaria una PEG, cioè una gastrostomia endoscopica percutanea. Si tratta di una procedura chirurgica con cui si crea un'apertura sullo stomaco e successivamente sull'addome, allo scopo di infilarvi un tubo per la nutrizione artificiale. Il problema, però, è che questa PEG sarebbe stata inserita in un punto sbagliato, al punto che proprio da lì usciva sangue e tutto ciò che mangiava Davide. Successivamente è stata fatta dunque una nuova PEG ma i genitori, che tramite il proprio legale hanno già inviato una lettera di messa in mora ai due ospedali che finora si sono occupati del suo caso, vogliono capire chi ha commesso degli errori. Tra l'altro, Davide è affetto dalla Sindrome DiGeorge, una malattia genetica che porta anche a difficoltà respiratorie ma che non è chiaro se sia collegabile a dei presunti errori in corsia oppure no.
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