Cina, esplosione in una fabbrica: il bilancio sale a 64 morti
pubblicato il 23 marzo 2019 alle ore 15:41
È uno degli incidenti più gravi nella storia del Paese Milano, 23 mar. (askanews) - Proprio nei giorni in cui il presidente della Repubblica popolare Cinese Xi Jinping è in visita di Stato in Italia, la Cina si trova ad affronatare una delle più gravi tragedie della sua storia; almeno 64 persone sono morte a causa di una potente esplosione avvenuta giovedì 21 marzo 2019 in un impianto che produce fertilizzanti chimici di proprietà della Tianjiayi Chemical a Yancheng, nella Cina orientale. Ventotto sono le persone che risultano ancora disperse, secondo indiscrezioni di stampa locali che citano Cao Lubao, il sindaco di Yancheng, situata 260 chilometri a Nord di Shanghai. I soccorritori hanno estratto vivo dalle macerie un operaio quarantenne, circa 40 ore dopo l'incidente. Più di 600 persone hanno avuto necessità di cure. L'esplosione ha devastato delle abitazioni lungo un raggio di più chilometri. La deflagrazione ha provocato una enorme palla di fuoco di decine di metri di altezza e una spessa colonna di fumo. Il governo cinese ha annunciato di aver costituito una commissione di inchiesta per far luce sulle cause della sciagura. Le autorità locali hanno riferito di diversi arresti, senza comunicarne il numero preciso.
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