Caso Fadil, alti livelli di cadmio e cobalto nel sangue. La Procura: "Ma non è esclusa malattia rara"
pubblicato il 18 marzo 2019 alle ore 17:54
Sono molto oltre i livelli di guardia i metalli pesanti rilevati nel sangue e nelle urine di Imane Fadil, l'ex modella scomparsa il 1 marzo e sulla cui morte indaga la Procura di Milano. Nel corso di una conferenza stampa, il procuratore capo di Milano Francesco Greco ha però aggiunto che non basta rilevare la presenza di questi metalli pesanti per collegarli alla morte di Fadil: si aspettano infatti ulteriori esami su tessuti degli organi e l'autopsia per determinare la causa del decesso. Tutto rinviato al fine settimana quando, alla presenza del nucleo NBCR dei vigili del fuoco, si procederà con l'autopsia. Nel frattempo i pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio continuano le indagini sulla misteriosa morte di Fadil, non escludendo però che, oltre all'ipotesi avvelenamento, la ragazza sia morta di una malattia rara
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