Autismo, un lavoro per Leandro: "L'impiego al supermercato lo fa sentire adulto"
pubblicato il 17 marzo 2019 alle ore 10:35
Leandro ed Eliseo sono fratelli e soffrono entrambi di
autismo. La loro mamma e il loro papà si sono trasferiti a Roma dall'Argentina quando erano piccoli. I ragazzi hanno affrontato molti ostacoli a causa della patologia, ma dopo tanti sacrifici e tanto lavoro Leandro oggi ha trovato un'occupazione grazie al programma di inserimento lavorativo dell'Anffas di Ostia:
"Ci siamo trovati con la sorpresa di dover gestire questa situazione in un paese che non era il nostro" ci racconta papà Gabriel. Mamma Nancy ricorda i primi anni di vita dei fratelli, quando è arrivata la diagnosi di autismo:
"Prima di arrivare dall'Argentina nessuno mi diceva che era autismo, anche se io l'avevo chiesto". All'inizio Leandro sembra crescere come gli altri bambini, ha solo qualche difficoltà a imparare a camminare, ma alcuni episodi fanno capire alla mamma il bambino ha difficoltà a relazionarsi col mondo circostante:
"Io gli chiedevo 'Leandro vuoi l'acqua?' ma lui non mi guardava e non mi rispondeva, piangeva perché aveva sete ma non mi rispendeva né sì, né no". Dopo diverse visite specialistiche arriva la diagnosi di autismo sia per Leandro che per il fratellino Eliseo:
"Ci sono famiglie che hanno un figlio diverso e uno normotipo, ma io non ne ho. Entrambi hanno delle difficoltà, così li ho educati nello stesso modo". Grazie al lavoro svolto in famiglia e con l'Anffas di Ostia, i ragazzi fanno notevoli passi avanti:
"Prima avevano la fobia di tagliare i capelli e le unghie, ora si fanno la barba da soli" commenta la mamma. Leandro ha cominciato un percorso di inserimento lavorativo in un supermercato di Casalpalocco, dove si occupa di mettere a posto scaffali e carrelli:
"Mi piace, ho otto amici lì" ci racconta il ragazzo, ormai diciannovenne.
"Ti accorgi che è passato in un reparto perché allinea i prodotti con precisione, li squadra alla perfezione" racconta la collega al NaturaSì, Raffaella Tommasi. Il prof. Andrea Fontana, supervisore tecnico agenzia lavoro Anffas Ostia, ci spiega l'importanza di un lavoro per ragazzi che soffrono di una patologia come l'autismo:
"La società comunica loro che sono cresciuti, hanno bisogno di fare cose da adulti per sentirsi grandi. Leandro trova gratificazione nel lavoro che fa, perché mette a frutto le sue capacità come la precisione e l'accuratezza". Infine, le speranze di mamma Nancy:
"Io so che ora non sono ragazzi in grado di fidanzarsi o fare cose simili, ma forse un giorno quando avranno i capelli bianchi supereranno tutti i loro limiti, come hanno fatto fino ad oggi".
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