Sanremo, dopo l'ira di Ultimo Baglioni apre al solo televoto
pubblicato il 12 febbraio 2019 alle ore 11:29
Salvini con il cantautore romano, che si sfoga su Instagram Roma, 11 feb. (askanews) - Era stato annunciato come il festival dove la politica sarebbe rimasta fuori dall'Ariston e invece Sanremo 2019 verrà ricordato proprio per la polemica politica scoppiata con la vittoria di Mahmood e la sua canzone "Soldi", portato sul gradino più alto del podio grazie ai voti della giuria di qualità e della stampa, come da regolamento. Se fosse stato per il solo televoto, il primo posto sarebbe di fatto spettato al brano "I tuoi particolari" di Ultimo, il cantautore romano che a fine gara ha avuto un diverbio acceso con i giornalisti in sala stampa. Come Loredana Bertè, Niccolò Moriconi, in arte Ultimo, nato a Roma 23 anni fa nel quartiere di San Basilio, ha disertato per protesta l'appuntamento con Mara Venier a Domenica In e la sera stessa su Instagram si è sfogato: "Si riesce ad arrivare a un televoto del 46%, noi siamo riusciti ad arrivare al 46,6% del televoto . Questa differenza, più del 30%, viene completamente ribaltata dal giudizio di giornalisti, gli stessi che quando annunciano sul palco che il Volo era arrivato terzo, esultano, come se fossero allo stadio gridando 'merde', 'pezzi di merda' che mentre parlo io urlano 'stronzetto', 'deficiente' , 'vai a casa', 'imbecille', 'coglione'. Com'è possibile questa percentuale di gente che ha votato da casa, speso dei soldi e la musica la sceglie la gente, non la scelgono i giornalisti. Questa percentuale, di più del 30% si è ribaltata, da dei giornalisti, da 8 persone, la giuria d'onore, 8 persone che con la musica c'entrano poco o niente". Ultimo, già vincitore di Sanremo 2018 nella categoria nuove proposte, aveva ricevuto un "endorsement" da Matteo Salvini prima della finale - motivo per cui alcuni hanno letto un complotto dietro la vittoria del rapper italo-egiziano - e il vice premier leghista ha commentato domenica l'esito della gara canora con un tweet sempre a suo sostegno. Nella polemica si è inserito anche il vice premier grillino Luigi Di Maio, che in un post su Instagram ha espresso il suo apprezzamento per la canzone di Cristicchi e poi ha sottolineato che "quest anno Sanremo ha fatto conoscere a milioni di italiani la distanza abissale che c'è tra popolo ed élite". "Se il festival vuole essere davvero una manifestazione popolare, potrebbe essere giudicato solo dal televoto", ha così proposto il direttore artistico Claudio Baglioni.
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