Treno deragliato a Pioltello, i parenti delle vittime: "Da quel giorno abbiamo un malessere dentro"
pubblicato il 25 gennaio 2019 alle ore 13:01
"Ci portiamo dentro un malessere per aver visto crollare completamente due certezze della vita pendolare: il treno quale mezzo di trasporto sicuro e e la sensazione di incolumità derivante dal viaggiare in regione Lombardia, la locomotiva d'Italia". Così Stefania Soresinetti, rappresentante del Comitato Pendolari cremaschi, si rivolge alle autorità per chiedere giustizia sul deragliamento del treno regionale 10452 sul quale il 25 gennaio del 2018 persero la vita Pierangela Tadini, Giuseppina Pirri e Ida Milanesi. Un appello ribadito anche dai sindaci di Pioltello, Milano e Caravaggio (Bergamo), città di residenza di due delle vittime. "Chiediamo che finalmente sia accertata la verità sull'incidente", chiedono in coro i tre primi cittadini nel corso delle commemorazione delle vittime del disastro ferroviario avvenuto un anno fa.
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