I pizzaioli da Gino Sorbillo: "Abbiamo paura, Salvini intervenga"
pubblicato il 17 gennaio 2019 alle ore 18:46
Decine di pizzaioli napoletani si sono dati appuntamento all'esterno della pizzeria di Gino Sorbillo colpita pochi giorni fa da una bomba che ne ha distrutto l'ingresso. Un'attentato di stampo camorristico secondo gli inquirenti, legato al racket delle estorsioni ai commercianti della zona del centro storico di Napoli. "Se qualcuno ha una richiesta ha 10 minuti per denunciare, passati i 10 minuti è un debole" ha detto ai giornalisti Antonio Pace presidente dell'Associazione "Pizza verace napoletana". "Napoli ha bisogno di un'attenzione particolare - ha spiegato il presidente dell'associazione di categoria - dobbiamo chiedere tutti uniti a Salvini che intervenga per presidiare la città". Ma quello capitato a Sorbillo è solo l'ultimo atto di una serie di intimidazioni. Mario Granieri ha una pizzeria nei pressi di via Duomo sempre nel centro storico della città: "Il 4 gennaio mi hanno sparato nelle vetrine - spiega - ho paura perché ho due figlie piccole che vanno a scuola in zona. Questa ormai è terra di nessuno, sono tutti ragazzetti che hanno l'aria in testa, dobbiamo denunciare tutti".
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