Napoli, bomba esplode nella notte davanti alla pizzeria di Gino Sorbillo: "Ma riapriamo presto"

Cronaca

Il premier Giuseppe Conte pizzaiuolo per un giorno: show con Sorbillo a Napoli Mini show per il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, oggi in visita nel capoluogo campano: durante la sosta pranzo da Gino Sorbillo in via dei Tribunali si improvvisa cuoco e impasta la pizza. Inevitabile la ressa di curiosi e avventori hanno assistito alla prova, scattando foto al premier e al 're' dei pizzaiuoli napoletani.

Chi ha ironizzato sulla bomba in pizzeria dovrebbe ora chiedere scusa a Gino Sorbillo Gli arresti di camorra delle ultime ore a Napoli, fanno emergere una realtà incontestabile: il boom turistico del centro storico è un affare per la camorra che impone il pagamento del 'pizzo' alle decine di pizzerie in zona. Quando esplose la bomba sotto la pizzeria Sorbillo ci fu chi lanció sospetti o addirittura scherzó sul fatto. Ora questa gente dovrebbe chiedere scusa.
Decapitato il clan Sibillo. Arresti anche per coloro che chiedevano soldi alle pizzerie Con 11 arresti la Polizia di Stato di Napoli ha decapitato i vertici che guidavano il clan Sibillo dopo l'assassinio di Emanuele Sibillo nel luglio 2015 e l'arresto di Pasquale Sibillo nel novembre dello stesso anno. L'operazione è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.

Via Tribunali, pizzerie senza pace: furto nella notte da Attanasio Ancora un episodio criminale in una pizzeria di via dei Tribunali, nel cuore di Napoli: dopo la bomba carta esplosa all'esterno della pizzeria di Gino Sorbillo a metà gennaio ed i proiettili che pochi giorni fa hanno invece raggiunto la pizzeria di Di Matteo, nella notte ignoti hanno rubato il fondo cassa all'interno della pizzeria Attanasio.
Spari contro la storica pizzeria Di Matteo, la verità nei video della sorveglianza I carabinieri stanno esaminando le telecamere di sorveglianza all'interno della pizzeria Di Matteo e quelle posizionate lungo via dei Tribunali per fare luce sul raid che si è consumato ai danni della storica attività il 25 febbraio. Dalle immagini della videosorveglianza si potrebbe risalire al movente della sparatoria.

È guerra di camorra ai Tribunali: i sospetti sui clan Mazzarella e Perez-Iodice La notte tra il 24 e il 25 febbraio sono stati sparati almeno 9 colpi di pistola contro la storica pizzeria di Matteo di via dei Tribunali e nell'adiacente vico Giganti. Pochi giorni fa in zona c'era stata una "stesa", il mese scorso era esplosa una bomba carta davanti alla pizzeria Sorbillo, che si trova poche centinaia di metri prima sulla stessa strada. Gli investigatori ricompongono il quadro mettendo in ordine gli episodi: sarebbero gli effetti del conflitto tra i Perez-Iodice, spalleggiati dai Mazzarella e dai Buonerba, e i Sibillo, che dalla loro hanno i Rinaldi e i Contini.
Spari contro Di Matteo: "Mai avuto minacce". E riapre subito la pizzeria Appena otto ore dopo i colpi di pistola che hanno raggiunto la saracinesca del locale, arriva la decisione di riaprire la pizzeria Di Matteo. Il proprietario ha spiegato ai cronisti di Fanpage.it accorsi sul posto: "Mai ricevute minacce. Sempre qui si sono verificate numerose stese, e anche questa potrebbe esserne una".

Colpi di pistola contro la pizzeria Di Matteo ai Tribunali: torna la paura Si torna a sparare in via dei Tribunali: presa di mira la pizzeria "Di Matteo", raggiunta da quattro colpi nella notte. Il raid attorno alle tre: i carabinieri hanno recuperato anche nove bossoli. L'intera zona sembra una polveriera dove si starebbero fronteggiando i Mazzarella, insieme ai gruppi legati ai Buonerba, e i Sibillo.
"Dopo la bomba, gli ufo", ai Tribunali lo striscione ironizza sulla bomba a Sorbillo Lo striscione appare come un chiaro riferimento alle dichiarazioni delle ultime settimane di Giro Sorbillo, il cui locale, nello stesso quartiere, era stato danneggiato da una bomba carta posizionata in strada. Su quell'episodio indaga la Squadra Mobile, i sospetti sugli scontri tra il clan Mazzarella e i Sibillo per l'egemonia sul centro storico

Bomba a Sorbillo, altro che "pubblicità gratuita": dietro c'è la camorra delle stese Dopo la bomba alla pizzeria di Gino Sorbillo qualcuno ha perfino parlato di insperata "pubblicità" al locale, quasi come se l'ordigno fosse una manna dal cielo. Niente di più stupido o sbagliato: l'attentato incendiario è stato organizzato dalla camorra. Lo confermano le indagini degli inquirenti che si muovono ancora nel perimetro dei clan che vanno alla conquista dei vicoli dei Decumani e del loro enorme indotto turistico che porta soldi e alimenta gli appetiti della malavita organizzata.
Notte di terrore nel centro: di nuovo 'stese' di camorra (a pochi passi da Sorbillo) In zona Santa Chiara e ai Decumani raid armati contro case e nelle strade: esplosi colpi di pistola all'impazzata. Le stese nel centro storico, dunque, non si fermano. Dopo la bomba alla pizzeria di Gino Sorbillo continua la strategia della tensione dei clan che vogliono assaltare la zona, controllando spaccio ed estorsioni.

Il Grande Hotel Napoli, la politica e la città ribelle Una città è ciò che noi facciamo di essa. Mentre in queste ore si discute (poco e male) delle bombe di camorra davanti ai negozi di Napoli e provincia, con la retorica del decreto Salvini, quel che sta accadendo dovrebbe spingerci a guardare a fondo nel tessuto economico e sociale d'un contesto urbano in profonda trasformazione, con pezzi di città che cambiano e altri che vengono lasciati morire.
Bomba alla pizzeria di Gino Sorbillo: il nuovo video dell'esplosione Le immagini, registrate dalle telecamere di videosorveglianza presenti in zona, mostra due persone a bordo di un motorino giungere nei pressi della pizzeria di Gino Sorbillo per poi piazzare l'esplosivo e fuggire dopo l'esplosione. Le indagini vicine ad una svolta: il video è stato già acquisito dagli inquirenti.

Bomba da Sorbillo, le indagini: strategia della tensione di camorra contro il clan Sibillo A chi giova la bomba contro la pizzeria di Gino Sorbillo ai Tribunali? La risposta più logica è che avvantaggi coloro che vogliono mettere alle corde il clan Sibillo. C'è una possibile traccia investigativa: alzare la tensione sul sodalizio criminale di via Oronzio Costa, già decimato da omicidi, arresti e processi, per tenere bene accesi e forti i riflettori delle forze dell'ordine e indebolirlo. I Sibillo già hanno fatto sapere di non avere niente a che fare con la vicenda.
Napoli, riapre la pizzeria di Sorbillo dopo la bomba: pizze gratis per tutti Grande riapertura per il locale di Via dei Tribunali: per l'occasione sfornate decine di pizze marinare a turisti e passanti. Soddisfatto Gino Sorbillo: "Non ci siamo scoraggiati ed oggi festeggiamo". Appena una settimana fa l'esplosione che aveva seriamente danneggiato il suo locale, oggi la tanto attesa riapertura.

La solidarietà di Luciana Littizzetto a Sorbillo: "Spero presto abbia di nuovo la fila" Oggi è il giorno della riapertura della pizzeria di Gino Sorbillo, a cinque giorni di distanza dalla bomba esplosa all'esterno del locale di via dei Tribunali, nel cuore di Napoli. Ieri, a Che Tempo Che Fa, Luciana Littizzetto ha dimostrato la sua solidarietà al pizzaiolo napoletano: "Spero torni presto ad avere una fila enorme fuori la pizzeria".
Bomba in pizzeria, Sorbillo: "Se a Napoli denunci chi incendia un locale vuoi farti pubblicità" "Se in Campania svolgi bene un’attività commerciale sei un camorrista. Se invece ti incendiano il locale o ti mettono una bomba e lo denunci intensamente allora ti vuoi fare pubblicità". Gino Sorbillo ha risposto alle polemiche degli utenti comparse sui social network dopo l'esplosione della bomba che ha distrutto la sua pizzeria.

Fanpage è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n. 57 del 26/07/2011.

Tutti i contenuti di Fanpage possono quindi essere utilizzati a patto di citare sempre fanpage.it come fonte ed inserire un link o un collegamento visibile a www.fanpage.it oppure alla pagina dell'articolo. In nessun caso i contenuti di Fanpage.it possono essere utilizzati per scopi commerciali. Eventuali permessi ulteriori relativi all'utilizzo dei contenuti pubblicati possono essere richiesti a info@fanpage.it. Fanpage non è responsabile dei contenuti dei siti in collegamento, della qualità o correttezza dei dati forniti da terzi. Si riserva pertanto la facoltà di rimuovere informazioni ritenute offensive o contrarie al buon costume. Eventuali segnalazioni possono essere inviate a info@fanpage.it.
Ove non espressamente indicato, tutti i diritti di sfruttamento ed utilizzazione economica del materiale fotografico presente sul sito Fanpage.it sono da intendersi di proprietà dei fornitori, LaPresse e Getty Images.

)