Notte bianca della cultura nella metropolitana di Roma: gli studenti occupano i vagoni con la musica
pubblicato il 11 dicembre 2018 alle ore 13:55
Nato nell’agosto del 2016, Scomodo è una rivista cartacea animata da studenti dai 14 ai 26 anni e distribuita a Roma e non solo. Accanto all'esperienza della rivista, i ragazzi di Scomodo animano momenti di socialità, festa e cultura, valorizzando gli spazi pubblici e abbandonati della città. L'ultima "Festa Scomoda" lo scorso venerdì sulla metropolitana A di Roma: "Le “Notti Scomode” sono il nostro modo di immaginare un altro modello di città: notti bianche della cultura allestite nei luoghi più rappresentativi dell’abbandono politico, sociale e culturale di Roma che per una notte tornano ad avere una funzione sociale e culturale".
Il racconto dei ragazzi di Scomodo:
Venerdì 7 Dicembre 2018, le ragazze e i ragazzi di Scomodo hanno occupato simbolicamente un intero treno della linea A della metropolitana di Roma nel perseguimento di un preciso intento politico.
A due anni dalla nascita delle “Notti Scomode”, che hanno visto il coinvolgimento di oltre 40000 persone, abbiamo deciso di dare alla settima Notte Scomoda un significato nuovo. In linea con i sentimenti e gli ideali che da sempre hanno animato il progetto, le ragazze e i ragazzi di Scomodo hanno posto l’attenzione della propria azione su una delle problematiche socio-politiche più rilevanti e debilitanti per il presente e il futuro della convivenza urbana.
La scelta di occupare un treno della “metro A”, portando per qualche ora i contenuti artistici e culturali delle Notti Scomode, non nasce da semplici considerazioni riguardo l’inefficienza del trasporto pubblico romano.
Quest’azione è infatti frutto di un lungo processo di discussione, volto alla creazione di un messaggio trasversale che possa utilmente contribuire a porre degli interrogativi sulle diseguaglianze che caratterizzano la nostra contemporaneità.
Quest’azione è infatti frutto di un lungo processo di discussione, volto alla creazione di un messaggio trasversale che possa utilmente contribuire a porre degli interrogativi sulle diseguaglianze che caratterizzano la nostra contemporaneità.
Il trasporto pubblico romano è infatti il lato più evidente di una città composta da frammentazioni strutturali nei più diversi ambiti della vita dei propri abitanti.
Lo sviluppo della rete metropolitana di Roma, forse il più arretrato tra quelli delle grandi capitali europee, rappresenta di per sé le mancanze del sistema di trasporto pubblico locale, divenendo causa di gravi lacerazioni nel tessuto urbano.
La scelta di occupare un treno della “linea A” nasce dalla volontà di dimostrare quanto le speculazioni private e una concezione erronea del modello urbano siano presenti anche in uno degli esempi di trasporto pubblico considerato tra i più efficienti a Roma. La costruzione della “Metro A” ha infatti impiegato quasi vent’anni per la realizzazione di una prima tratta parziale e quasi quaranta per il suo totale completamento. Questo lasso di tempo, solo uno dei più significativi tra i tanti della storia delle infrastrutture romane, palesa l’inadeguatezza delle risposte messe in campo dalla politica e sottolinea quanto sia sottovalutata in termini di investimenti la realizzazione di una città coesa.
Lo sviluppo della rete metropolitana di Roma, forse il più arretrato tra quelli delle grandi capitali europee, rappresenta di per sé le mancanze del sistema di trasporto pubblico locale, divenendo causa di gravi lacerazioni nel tessuto urbano.
La scelta di occupare un treno della “linea A” nasce dalla volontà di dimostrare quanto le speculazioni private e una concezione erronea del modello urbano siano presenti anche in uno degli esempi di trasporto pubblico considerato tra i più efficienti a Roma. La costruzione della “Metro A” ha infatti impiegato quasi vent’anni per la realizzazione di una prima tratta parziale e quasi quaranta per il suo totale completamento. Questo lasso di tempo, solo uno dei più significativi tra i tanti della storia delle infrastrutture romane, palesa l’inadeguatezza delle risposte messe in campo dalla politica e sottolinea quanto sia sottovalutata in termini di investimenti la realizzazione di una città coesa.
Le condizioni in cui versa il trasporto capitolino rende impossibile lo sviluppo di una rete complessa di rapporti tra le persone e le realtà. Questa rete di rapporti costituisce le basi della convivenza civile, e rappresenta l’unico modo di concretizzare una risposta politica capace di comprendere le diversità e ridurre le diseguaglianze.
Il torto delle recenti amministrazioni politiche cittadine e nazionali sta nell’incapacità di comprendere che una riposta politica su larga scala possa esprimersi fino in fondo partendo principalmente dalle comunità e dai quartieri.
In un momento storico in cui il dibattito politico cavalca le divisioni e le disuguaglianze, diventa fondamentale un confronto con tutti gli elementi della società.
Attraverso questa Notte Scomoda, abbiamo deciso di provare come il trasporto pubblico possa essere uno dei più grandi strumenti di coesione per i cittadini di una metropoli in costante espansione come Roma.
I contenuti artistici della Notte Scomoda saranno frutto di una connessione tra più poli culturali della città: il risultato, appunto, di quel tessuto socio-culturale fertile che può nascere da una città più coesa e che allo stesso tempo può essere espressione delle particolarità di tutti i territori.
La settima Notte Scomoda coinvolge decine di artisti, molteplici realtà e associazioni territoriali con l’idea di sviluppare un momento di aggregazione totalmente nuovo per il panorama italiano, che serva da collante tra le varie esperienze di Roma nel perseguimento del nostro modello di città.
I contenuti artistici della Notte Scomoda saranno frutto di una connessione tra più poli culturali della città: il risultato, appunto, di quel tessuto socio-culturale fertile che può nascere da una città più coesa e che allo stesso tempo può essere espressione delle particolarità di tutti i territori.
La settima Notte Scomoda coinvolge decine di artisti, molteplici realtà e associazioni territoriali con l’idea di sviluppare un momento di aggregazione totalmente nuovo per il panorama italiano, che serva da collante tra le varie esperienze di Roma nel perseguimento del nostro modello di città.
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