Positiva al Covid poco prima del parto: l'emozione del primo abbraccio a sua figlia dopo 36 giorni
pubblicato il 29 novembre 2020 alle ore 17:14
La storia di Dalila è iniziata a pochi giorni da quella che avrebbe dovuto essere una delle gioie più grandi di tutta la sua vita. Al termine della sua gravidanza, cercata e desiderata per 14 anni, ha cominciato a sentirsi debole come non lo era mai stata: “Il 25 agosto faccio il sierologico con esito negativo e dopo 2 giorni il tampone il 9 settembre avrei dovuto partorire con il taglio cesareo. Nel frattempo inizio a perdere gusto e olfatto, a sentirmi sempre più spossata. Il 5 ricevo la telefonata del mio ginecologo che mi comunica l’esito positivo del tampone e da lì inizia l’incubo, burocrazia, chiamate senza risposta, paura, ansia… “.
Dalila è stata portata in ospedale, al Policlinico Federico II di Napoli, e lì ha dato alla luce la sua bambina, Maria Vittoria; ma la strada per poterla stringere tra le sue braccia è stata piena di ostacoli e notti insonni, costellate di incubi, uno fra tutti: non tornare a casa, dalla sua piccola.
Dopo 36 giorni invece, un momento di grande emozione ha scritto la parola fine al suo inferno: Dalila è guarita e tra le lacrime di gioia finalmente ha potuto abbracciare sua figlia.
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