Perché gli immigrati non restano a casa loro?
pubblicato il 19 giugno 2018 alle ore 10:24
Gli immigrati sono brutti, sporchi e cattivi? Secondo alcuni, sì. Sono gli stessi che pensano all'immigrazione come a un sinonimo di "pericolo", "paura" o "problema".
Io, invece, credo nella potenza delle piccole storie che formano la grande Storia. Io credo nei dati e nei volti.
Ho provato a passare il confine francese, a Bardonecchia, sotto la neve, dove i migranti muoiono d'inverno e poi d'estate, quando la neve si scioglie, emergono i corpi.
E poi sono andato ad Augusta, in Sicilia, dall'altra parte dell'Italia per vedere l'altro grande confine, e il più grande cimitero italiano: il mar Mediterraneo.
Con questo video ho provato a raccontare alcune storie di immigrazione appena iniziata, ma anche alcune storie di immigrazione riuscita, persone diverse - provenienti da Paesi differenti - che sono riuscite a realizzarsi in Italia, arrivando in quasi tutti i casi, la prima volta, da "clandestine".
Persone senza volto, le prime, e con un futuro tutto da costruire; e donne e uomini con un volto e un presente di lavoro e integrazione, dall'altra parte. Eppure - tutti - così assolutamente simili. Perché, è bene ricordarlo, se parti da un Paese in guerra, o comunque senza un Governo stabile e democratico, non è possibile arrivare in Italia in modo regolare.
Questo video è nato grazie a una collaborazione con Amref Italia, che all'interno del progetto "Voci di Confine" (finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo) mi ha messo a disposizione una rete logistica e di contatti che si è rivelata fondamentale.
Un ringraziamento particolare a Idos - Istituto Dossier Statistico - per aver ricostruito l'immigrazione in Italia attraverso i dati.
Per approfondimenti: http://www.vocidiconfine.com/.
Questo video non sarebbe stato poi possibile senza la collaborazione sul campo di:
Francesco Malavolta, fotografo e amico, da vent'anni gira il mondo raccontando per immagini le migrazioni forzate di migliaia di uomini e donne.
L'associazione Pulmino Verde, con Fernanda Torre e Andrea Ferri.
Il Collettivo Antigone, con Maria Grazia Patania
"Arcobaleno" - centro per minori stranieri non accompagnati, ad Augusta, dove ho realizzato alcune delle interviste iniziali.
Sullo stesso argomento ho realizzato anche "Perché gli immigrati hanno sempre un cellulare in mano?" guardate il video:
https://youmedia.fanpage.it/video/aa/WRdNH-Swuhbpeyxz
Saverio Tommasi (autore del video)
Io, invece, credo nella potenza delle piccole storie che formano la grande Storia. Io credo nei dati e nei volti.
Ho provato a passare il confine francese, a Bardonecchia, sotto la neve, dove i migranti muoiono d'inverno e poi d'estate, quando la neve si scioglie, emergono i corpi.
E poi sono andato ad Augusta, in Sicilia, dall'altra parte dell'Italia per vedere l'altro grande confine, e il più grande cimitero italiano: il mar Mediterraneo.
Con questo video ho provato a raccontare alcune storie di immigrazione appena iniziata, ma anche alcune storie di immigrazione riuscita, persone diverse - provenienti da Paesi differenti - che sono riuscite a realizzarsi in Italia, arrivando in quasi tutti i casi, la prima volta, da "clandestine".
Persone senza volto, le prime, e con un futuro tutto da costruire; e donne e uomini con un volto e un presente di lavoro e integrazione, dall'altra parte. Eppure - tutti - così assolutamente simili. Perché, è bene ricordarlo, se parti da un Paese in guerra, o comunque senza un Governo stabile e democratico, non è possibile arrivare in Italia in modo regolare.
Questo video è nato grazie a una collaborazione con Amref Italia, che all'interno del progetto "Voci di Confine" (finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo) mi ha messo a disposizione una rete logistica e di contatti che si è rivelata fondamentale.
Un ringraziamento particolare a Idos - Istituto Dossier Statistico - per aver ricostruito l'immigrazione in Italia attraverso i dati.
Per approfondimenti: http://www.vocidiconfine.com/.
Questo video non sarebbe stato poi possibile senza la collaborazione sul campo di:
Francesco Malavolta, fotografo e amico, da vent'anni gira il mondo raccontando per immagini le migrazioni forzate di migliaia di uomini e donne.
L'associazione Pulmino Verde, con Fernanda Torre e Andrea Ferri.
Il Collettivo Antigone, con Maria Grazia Patania
"Arcobaleno" - centro per minori stranieri non accompagnati, ad Augusta, dove ho realizzato alcune delle interviste iniziali.
Sullo stesso argomento ho realizzato anche "Perché gli immigrati hanno sempre un cellulare in mano?" guardate il video:
https://youmedia.fanpage.it/video/aa/WRdNH-Swuhbpeyxz
Saverio Tommasi (autore del video)
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