Picasso torna a Milano, in autunno la mostra "Metamorfosi"
pubblicato il 31 maggio 2018 alle ore 09:55
Dedicata alla relazione tra l'artista e l'antichità greco-romana Milano (askanews) - Un rapporto storico che si rinnova: la relazione tra il lavoro di Pablo Picasso e la città di Milano risale a oltre 60 anni fa e oggi si concretizza un'altra volta attraverso una nuova mostra, prevista per l'autunno a Palazzo Reale: "Metamorfosi", curata dalla direttrice dei Musei civici di Avignone, Pascale Picard. "Picasso - ha spiegato ad askanews la curatrice - è talmente ricco che ogni nuova mostra su di lui ci permette di vedere e scoprire qualcosa di nuovo sulla sua opera. Quello che proponiamo qui è Milano è un approccio che esplora il rapporto tra l'artista e l'antichità greco-romana. Picasso ha una formazione estremamente classica e fin da giovanissimo il suo rapporto con il mondo greco-romano è privilegiato e lo accompagnerà per tutta la sua carriera. E oggi andiamo a riscoprirlo". La mostra milanese, parte di un ciclo di approfondimenti sul rapporto tra l'artista spagnolo e il mondo Mediterraneo, presenterà circa 200 opere tra lavori di Picasso e pezzi di arte antica che sono stati fonte d'ispirazione per il pittore. E l'occasione della presentazione della mostra è stata usata dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, per portare attenzione su tutta una fetta di programmazione culturale meneghina. "Abbiamo deciso di anticipare anche di parecchio la conferenza stampa - ha spiegato il sindaco ai cronisti - sia perché crediamo all'importanza della mostra, sia per avere occasione di raccontare cosa succederà a livello culturale nella fase estiva. Milano alcuni anni fa non aveva turisti d'estate, ora li ha e quindi la cultura è elemento fondamentale per l'attrazione dei turisti". Ma oltre al nome dell'artista, quello che si potrà scoprire a Palazzo Reale dal 18 ottobre è anche un diverso approccio alla tematica classica, e quindi, in un certo senso, la genesi del lavoro di un colosso del Novecento. "Quello che è particolarmente interessante - ha concluso Pascale Picard - è la dimensione autobiografica che porta nelle antichità, che porta alla nascita di una nuova forma d'arte".
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