Angelo, il cane massacrato da giovani balordi: "Deve diventare il simbolo del rispetto per la vita"
pubblicato il 7 maggio 2018 alle ore 13:52
Era il 24 giugno 2016 a Sangineto, in provincia di Cosenza in Calabria. Angelo era un randagio docile dal pelo bianco candido come il suo cuore. Per scherno o per chissà quale follia, quattro giovani balordi lo impiccarono a un albero e lo massacrarono di botte fino a farlo morire e, come se non bastasse, pubblicarono il video su Facebook. Dopo una lunga battaglia gli aggressori sono stati condannati a 16 mesi di reclusione. I balordi hanno pagato con sei mesi di servizio non retribuito presso un canile sanitario e 2mila euro di risarcimento per ciascuna parte civile. E la lotta per Angelo non si è ancora conclusa: dopo Roma, anche a Montepaone, sempre in Calabria, è stata inaugurata una sua statua affinché Angelo mai venga dimenticato e diventi il simbolo del rispetto per la vita"
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