A Gaza ancora scontri, 20 palestinesi uccisi in una settimana
pubblicato il 6 aprile 2018 alle ore 19:54
Escalation di violenze al confine. I soldati israeliani sparano Gaza City (askanews) - Ancora morti e feriti negli scontri nella Striscia di Gaza. I militari israeliani hanno aperto il fuoco contro un gruppo di dimostranti palestinesi al confine con lo Stato ebraico. Circa 250 persone sono state ferite e tre sono rimaste uccise nei disordini. I manifestanti hanno incendiato migliaia di copertoni di pneumatici, per creare una cortina di fumo, e lanciato pietre contro i soldati israeliani. Questi ultimi hanno reagito sparando gas lacrimogeni e pallottole reali. Come aveva preannunciato la settimana scorsa lo stato maggiore israeliano i militari sono autorizzati ad aprire il fuoco in caso di "provocazioni" vicino alla linea di frontiera. E al confine si sarebbero radunate almeno 50 mila persone nel secondo venerdì della "grande marcia del ritorno". La manifestazione è stata indetta in occasione della "Giornata della Terra", che commemora ogni 30 marzo la morte nel 1976 di sei arabi israeliani durante delle proteste contro la confisca della terra palestinese da parte di Israele. Dal 30 marzo hanno perso la vita 20 palestinesi. Il movimento integralista islamico Hamas, al potere nella Striscia, ha proposto di offrire 3mila dollari alle famiglie di tutti i palestinesi uccisi dai soldati israeliani.
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