Blitz francese a Bardonecchia, parla una testimone: "I gendarmi erano armati"
pubblicato il 31 marzo 2018 alle ore 12:55
Si rischia un caso diplomatico a Bardonecchia dove c'è stata un'irruzione di cinque gendarmi francesi in un centro di soccorso per migranti gestito dalla ong torinese Rainbow4Africa. La denuncia è proprio della Ong impegnata nell'assistenza dei profughi. Una volontaria del centro, che non vuole farsi riprendere in volto, racconta quegli attimi concitati: "Eravamo in questa stanza e improvvisamente sono arrivati 5 agenti francesi, armati. Ciascuno con una pistola nel fondino e un teaser. Con loro c'era un ragazzo nigeriano con un grosso zaino e hanno detto che potevano accedere a questa sala grazie ad una concessione delle ferrovie dello stato del 1963". Gli agenti delle dogana transalpina hanno fatto fare con la forza un test delle urine al giovane che avevano appena fermato, ma il risultato del campione era negativo. "Hanno rilasciato il ragazzo - aggiunge la donna - gettando però per terra i suoi averi e se ne sono andati dicendo, non dovete entrare nel nostro operato". La donna ha poi sottolineato: "Il ragazzo era davvero traumatizzato, tremava. Aveva con sé una carta d'identità italiane ed era diretto a Napoli, non stava andando in Francia".
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