Strage Latina, parla un'amica: "Lui terrorizzava moglie e figlie: non lo volevano vedere per paura"
pubblicato il 28 febbraio 2018 alle ore 18:37
La testimonianza: "Le figlie avevano paura del padre" Cisterna di Latina, (askanews) - Una tragedia annunciata e nessuno ha fatto niente: parla un'amica della vittime dell'ennesimo tentato femminicidio a Cisterna di Latina, dove il carabiniere Luigi Capasso ha sparato alla moglie, poi si è barricato in casa con le figliolette di 8 e 13 anni che ha ammazzato prima di suicidarsi. La moglie è in gravi condizioni al San Camillo di Roma. L'amica non ha voluto farsi riprendere; questa la sua testimonianza: "Questa è una morte annunciata, lei aveva terrore del marito. Tutti lo sapevano, i colleghi, tutti, ma nessuno ha preso provvedimenti. Le figlie avevano paura del papà, la grande aveva paura e la piccola non lo voleva più vedere. Litigi c'erano ma fra di loro, lei non ha mai coinvolto le sue figlie. Lei è una mamma chioccia, erano tutta la sua vita le sue figlie. La conoscevo bene. Tutti lo sapevano che lei aveva paura".
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