Ambra Angiolini su palco con "La guerra dei Roses": quando restano macerie
pubblicato il 21 dicembre 2017 alle ore 09:53
Al Teatro Eliseo con Cremon fino al 7 gennaio, regia di Dini.Roma (askanews) - Un grande amore che finisce e si trasforma in una battaglia crudele ma anche divertente. E' la storia di Barbara e Oliver Rose ne "La guerra dei Roses", scritta da Warren Adler, che Filippo Dini porta in scena al teatro Eliseo di Roma fino al 7 gennaio con interpreti un'entusiasta Ambra Angiolini insieme a Matteo Cremon.
"Volevo tanto lavorare con Filippo Dini, era l'unica cosa della quale ero davvero certa. Il fatto della proposta in sé, cioè de La Guerra dei Roses, mi aveva fatto un po' titubare all'inizio, poi ho pensato: lui è lui e lo saprà, metterà in piedi una cosa grandiosa. Mi sono fidata e ho fatto veramente una delle scelte migliori della mia carriera, sono veramente felice di questo spettacolo", ha spiegato Ambra.
L'ultima volta che era salita in palcoscenico Ambra era stata diretta da Michele Placido in "Tradimenti", qui l'attrice si confronta con un personaggio reso indimenticabile da Kathleen Turner nel film "La guerra dei Roses":
"Riguardo al film, ti dico, non ho avuto grossi problemi, non vivo mai quel confronto... Io penso che ognuna di noi ha dentro un personaggio, poi c'è chi si può riconoscere di più in una cosa raccontata in un film, chi viene qua a teatro e dice cose meravigliose, ma anche Antigone l'hanno fatta in mille, eppure ce ne saranno state 10 tutte belle. Ecco, io voglio entrare in quella cerchia, spero".
In questa commedia raffinata e caotica, comica e crudele, si segue la lenta e terribile separazione dei coniugi Rose dopo un grande amore. Lui è un ricco e ambizioso uomo d'affari, lei una moglie obbediente, ma mai dimessa, che quando guarda in faccia la propria mancata realizzazione professionale inizia a rileggere tutta la sua vita passata, e con ferocia si scaglia contro il compagno.
"Io Barbara la amo follemente. Penso che la cosa principale sia affidarsi, non aver timore all'inizio di non essere compresa dalla sala, cioè dal pubblico, di non cercare subito approvazione. L'approvazione arriva, e come se arriva. Le rivincite lei se le prende sia sul palco che umanamente. E' una donna alla ricerca di un' affermazione personale, che all'improvviso decide che non vuole più essere l'ombra di suo marito ma vuole esserci in quanto Barbara", ha proseguito l'attrice.
"Quello che ne nasce è una straordinaria corsa alla distruzione. La cosa geniale è che in questa lotta così ambiziosa, così piena di rancore, in realtà il premio sono le macerie. Curioso. Eppure sono tutti e due assatanati dalla voglia di volerla vincere", ha concluso.
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