Uccide la famiglia perché "impura", i vicini: "Era un fuori di testa, si imbottiva di anabolizzanti"
pubblicato il 8 dicembre 2017 alle ore 09:24
Ha confessato, mettendo fine a un giallo che per settimane ha tenuto con il fiato sospeso la città di Nova milanese, in provincia di Monza e Brianza: tre morti misteriose per avvelenamento da tallio e altre 5 persone, tutte imparentate, intossicate e finite in ospedale. Secondo quanto scoperto dai Carabinieri il responsabile sarebbe il nipote della famiglia Del Zotto, Mattia, di 27 anni: ragazzo schivo e introverso, che avrebbe avvelenato i due nonni paterni e la zia uccidendoli con una tisana contenente del tallio, un metallo altamente tossico che il ragazzo avrebbe reperito in un'azienda di Padova con l'intenzione di sterminare l'intera famiglia perché "impura". In ospedale, intossicati ma non in pericolo di vita, anche altri 5 parenti: tutti avrebbero bevuto o consumato alimenti preparati dalla madre di Mattia, che il ragazzo aveva appositamente contaminato. Secondo quanto riferito dai genitori del 27enne ai Carabinieri, da tempo il giovane aveva aderito a una setta religiosa e si era isolato sempre più. In paese sono in pochi a conoscere Mattia e le poche persone disposte a parlarne lo descrivono come "strano" e "fuori di testa".
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