Papa Francesco vuole cambiare il Padre Nostro: “È sbagliato, c'è un errore nella traduzione"
pubblicato il 6 dicembre 2017 alle ore 13:42
Una traduzione “non buona”. Così Papa Francesco risponde in un’intervista a TV2000 a una domanda sul testo del padre nostro, la preghiera più nota e importante della liturgia cristiana, insegnata, secondo quanto tramandato nei vangeli, da Gesù Cristo stesso ai suoi apostoli. Secondo il Papa, infatti, il passaggio che recita: “Non ci indurre in tentazione” andrebbe interpretato diversamente. “Anche in Francia hanno cambiato traduzione - spiega il Papa - Perché sono io a cadere in tentazione, non è dio che mi ci butta”. “Un padre non fa questo, un padre aiuta ad alzarsi subito. Quello che ti induce in tentazione, semmai, è Satana”, conclude Bergoglio. Il Papa cita non a caso proprio la Francia, dove da domenica scorsa il testo della preghiera è stato ritradotto in "Non lasciarci entrare in tentazione", ritenuto appunto più corretto dai teologi d’Oltralpe. Ad appoggiare la scelta di Bergoglio è, tra gli altri, monsignor Bruno Forte, teologo e membro del Pontifcio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione. “È questo il significato autentico della preghiera”, spiega l’arcivescovo di Chieti.
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