Luca Barbareschi torna a teatro: Weinstein e le fake news, attenti ai miti
pubblicato il 9 novembre 2017 alle ore 09:45
"Ogni mito ha bisogno di un mostro e una vittima"Roma, (askanews) - Luca Barbareschi porta in teatro nel suo Eliseo con "Il penitente" di David Mamet un testo che racconta di fake news e gogne mediatiche. Una riflessione, dice l'attore e regista, che si applica anche al caso Weinstein: "E' molto facile accusare. L'ho visto recentemente col caso Weistein: siccome era antipatico tutti godevano della sua disgrazia. Io ho detto: sono garantista, finché uno non è giudicato per me è innocente, se no la gogna mediatica è una cosa in cui possiamo incappare tutti. Non appena hanno cominciato a incriminare qualcuno che la gente amava come Dustin Hoffman, allora no. Scusa, perché Dustin Hoffman no e Weinstein sì? La cosa terribile è godere della disgrazia altrui, una specie di valvola di sfogo delle tue frustrazioni. Il problema è quando succede a te. Dopo Internet, le vacche sono scappate dal recinto. Voi che fate questo mestiere siete in competizione con un idiota che scrive sul muro e i giornali lo riportano come fosse un mito, ogni mito ha bisogno di un mostro e una vittima. Fine".
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