Capanne nei boschi o al freddo in un tunnel: così accogliamo i richiedenti asilo a Gorizia
pubblicato il 19 ottobre 2017 alle ore 10:50
Costretti all'addiaccio in un tunnel o a mangiare nella cosiddetta Jungle, un insediamenti di capanne nei boschi dove cucinare e a volte persino dormire: ecco la dura vita dei migranti di Gorizia e Gradisca, in Friuli Venezia Giulia, al confine con la Slovenia, dove i profughi respinti da altri paesi Ue come Germania, Austria, Francia e Ungheria sopravvivono con mezzi di fortuna in attesa di essere identificati. Fino al rilevamento delle impronte da parte della polizia i migranti non hanno diritto ad alcuna assistenza e per questo finiscono a passare le notti all'addiaccio in una galleria a pochi metri dalla Prefettura di Gorizia.
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