A Roma Mangasia, la prima mostra sul mondo del fumetto asiatico
pubblicato il 9 ottobre 2017 alle ore 13:03
Giappone, Cina, Coree, Hong Kong, stampe antiche e interattivitàRoma, (askanews) - A Palazzo delle Esposizioni è arrivata "Mangasia: Wonderlands of Asian Comics", una grande rassegna internazionale in anteprima mondiale a Roma: un'importante e ampia selezione di tavole originali e volumi di fumetti asiatici, molti dei quali esposti raramente fuori dai loro paesi d'origine.
Dal Giappone alla Cina, da Taiwan alla Corea del Sud e alla Corea del Nord, e ancora India, Hong Kong, Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore, ma anche opere di paesi emergenti nel settore come Buthan, Cambogia, Timor est, Mongolia e Vietnam. Il curatore Paul Gravett:
"Pensiamo che Roma e l'Italia siano i posti giusti dove cominciare perché il più grande amore con la cultura popolare del Giappone è qui in Italia. L'Italia è il posto dove la tv è piena di cartoni animati e penso che tutti, probabilmente anche lei, è cresciuta con le serie animate in tv e ha scoperto i manga da dove provengono", ha spiegato.
"Abbiamo già in programma di andare a Milano, il posto deve essere confermato, anche a Nantes, in Francia, e speriamo di organizzare nel Nord del Sudamerica e ovviamente in Asia, speriamo anche di portarla in Giappone, se riusciamo", ha anticipato.
"Abbiamo lavori e stampe, soprattutto riviste di fumetti, provenienti da circa 20 paesi, tra questi c'è la Corea del Nord, non con le arti visive, non siamo riusciti a entrare in contatto con artisti o editori ma siamo stati in grado di acquisire alcuni speciali fumetti di propaganda, che non sono mai stati visti fuori da loro paese", ha rivelato.
"Qui abbiamo circa 300 opere originali, molti dei quali rarissimi che risalgono agli anni '40 o addirittura al 19esimo secolo, abbiamo delle bellissime stampa di Hokusai, abbiamo collegato la storia moderna dei fumetti asiatici alle sue ricche tradizioni", ha sottolineato.
"La cultura del fumetto è molto sorprendente e ricca, ci sono molti più fumetti che solo i manga in Asia, il manga è un po' come Godzilla, che è bello, ma è forse un po' troppo grande e dietro di lui ci sono meravigliosi altri tipi di fumetti da scoprire", ha concluso.
Oltre alle 281 tavole originali e ai 200 volumi di fumetti, si possono ammirare una scrivania di un mangaka (disegnatore di manga) e alcuni santuari usati dai cantastorie del Rajasthan (kaavad). Ci sono inoltre abiti ispirati ai manga e un Mecha, un robot interattivo di ultima generazione, che segue i passi e le mosse del visitatore grazie alla tecnologia del body tracking.
La mostra - in programma dal 7 ottobre al 21 gennaio 2018 - è promossa da Roma Capitale-Assessorato alla crescita culturale e organizzata dall'azienda speciale Palaexpo, presentata e curata dal Barbican Centre di Londra in collaborazione con The Next Exhibition.
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