Roma, i rom devono lasciare il Camping River: "Noi minacciati, ci hanno detto 'andate via o sarà peggio'"
pubblicato il 4 settembre 2017 alle ore 10:30
Manca un mese alla chiusura dell'insediamento del Camping River, villaggio del Comune di Roma dove da otto anni ridiede una folta comunità rom di oltre quattrocento persone di cui 150 bambini. Roma Capitale ha inserito il campo all'interno del Piano di superamento dei Campi Rom e proposto ai residenti di firmare un patto per l'uscita dal campo, ma su questa firma sono nate numerose polemiche da parte dei rappresentanti della comunità rom: "Ci hanno fatto pressioni per firmare e non ci hanno spiegato cosa è previsto nel patto". Il modulo, infatti, rimanda a futuri incontri da organizzare in meno di un mese: "Manca il tempo per farli" denuncia Carlo Stasolla dell'associazione 21 Luglio: "Il Camping River è il banco di prova della Giunta Raggi, ma prevede per i residenti non la possibilità di avere delle civili abitazioni, bensì altri moduli abitativi. Significa spostare il problema e creare altri insediamenti in giro per la città. Questo si conferma un fake plan".
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