Vesuvio, dopo gli incendi arriva il rischio alluvioni: "Con la pioggia possibile una nuova Sarno"
pubblicato il 24 luglio 2017 alle ore 10:43
L'incendio che ha mandato in fumo gran parte della vegetazione del Vesuvio rischia di provocare altri gravissimi danni. La coltre di cenere rimasta sul terreno e gli alberi bruciati rischiano di provocare enormi frane sui comuni alle pendici del vulcano. "Come a Sarno e Quindici - spiega la geologa e guida del Vesuvio Adriana Nave a Fanpage.it - con le piogge di rottura della stagione estiva la cenere scenderà giù trascinando via altra cenere e i tronchi bruciati, sono colate rapide che rischiano di colpire Torre del Greco, Ercolano e Pollena". La coltre di cenere rende il terreno impermeabile e l'acqua non riuscirà a defluire. Per impedire il dissesto idrogeologico bisogna intervenire rapidamente prima dell'arrivo delle piogge: "Bisogna cartografare tutto quello che è andato in fumo e intervenire con delle palizzate e alberi le cui radici trattengono il terreno, opere per le quali è necessaria anche una cospicua manutenzione"
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