Il messaggio dei profughi al ministro Minniti: "Che prospettive ci dà come esseri umani?"
pubblicato il 21 aprile 2017 alle ore 11:13
Lo scorso dicembre avevano occupato a MIlano il palazzo abbandonato di un'azienda per scampare al freddo, suscitando la reazione del parroco della vicina chiesa e di alcuni residenti. Poi lo sgombero, la strada e una nuova occupazione. Oggi gli ex rifugiati di via Fortezza raccontano la loro vita insieme, una sorta di comune dove abitano una ventina di adulti e un bimbo di tre anni, "dove la porta è sempre aperta a tutti", raccontano. Dopo la lettera che scrissero al parroco di via Fortezza, che in quello stabile non ce li voleva, questa volta i profughi hanno deciso di fare un appello direttamente al ministro dell'Interno Marco Minniti, per chiedergli se sia giusto essere costretti a vivere senza diritti e perché abbia fatto una legge che di fatto inasprisce le condizioni dei rifugiati.
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