Paura e scetticismo tra i messicani di fronte al muro di Trump "Non sappiamo più se arrabbiarci o piangere"
pubblicato il 26 gennaio 2017 alle ore 22:23
È stato il cavallo di battaglia di Donald Trump durante la campagna elettorale, una delle proposte che hanno provocato più divisioni, ma anche la più amata dai suoi sostenitori: il muro di separazione al confine fra Stati Uniti e Messico, per cercare di tenere fuori gli immigrati irregolari. Ora che il neopresidente ha firmato l'ordine esecutivo per la sua costruzione, l'attenzione si sposta sulle difficoltà, anche finanziarie, dell'opera, e sulla sua reale utilità.Secondo un sondaggio realizzato da Morning Consult/Politico, il 47% degli americani sarebbe favorevole a costruire la nuova barriera, che nelle parole di Trump dovrebbe essere lungo circa 1000 miglia (1600 km) e costare almeno 8 miliardi di dollari - anche se molti hanno avanzato dubbi su questa stima.
Ma con o senza muro, ogni giorno decine di migliaia di persone attraversano la frontiera da Sud a Nord per motivi di lavoro. David Gutierrez è uno di loro: "
UPS1:
02:14 - 02:25
"Arrabbiati, c'è incertezza. Con un grande sentimento di impotenza". "E ormai non sappiamo neanche se dobbiamo arrabbiarci, piangere o vedere che cosa ci succederà".
Altri, come lo studente universitario Hector Renteria, mettono in dubbio l'efficacia della soluzione voluta da Trump:
UPS2:
00:25 - fine
"Mah, io credo che non sia così necessario costruire un muro, perché ci sono modi di superarlo".
In effetti la maggior parte degli esperti ritiene che sarà quasi impossibile costruire un muro veramente impenetrabile. "Ogni barriera può essere aggirata. La gente può andare sotto di essa, può passare sopra. Nessuno dovrebbe pensare che se si crea il giusto tipo di muro, nessuno potrà attraversarlo", ha detto al Washington Post Thad Bingel, un ex alto funzionario dello US Customs and Border Protection. I trafficanti di droga stanno utilizzando sempre più spesso dei tunnel sotterranei sotto il confine. Da quando è stato scoperto il primo passaggio sotterraneo per trasportare droga, a Douglas, in Arizona, nel 1990, ne sono stati trovati almeno 200 lungo gli oltre 3.000
chilometri di frontiera tra i due paesi.
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