Afro Napoli, capitano escluso perché candidato con Salvini: "Discriminata". La società: falso
pubblicato il 15 ottobre 2018 alle ore 21:21
Titty Astarita è una calciatrice che lo scorso anno ha indossato la fascia da capitano del team femminile dell’Afro Napoli United, la squadra campana nata per integrare culture diverse e combattere la discriminazione. Dopo la decisione di Titty di candidarsi con una lista civica (Movimento Civico Maranese) in coalizione con la Lega di Salvini, la dirigenza ha chiesto alla ragazza di fare un passo indietro. O avrebbe ritirato la candidatura alle prossime elezioni comunali di Marano con la lista vicina alla Lega, oppure avrebbe dovuto lasciare la squadra. Titty ha deciso di abbandonare la squadra sostenendo di sentirsi discriminata e di aver sempre lottato accanto alla società contro il razzismo. Con lei, anche le compagne di squadra che si sono schierate al fianco della loro ex capitana. Nel comunicato diramato dalla società calcistica, che quest’anno con la compagine femminile avrebbe giocato in Eccellenza, si legge: “Che compatibilità può esistere fra l'Italia dell'amministrazione leghista di Lodi che nega la mensa scolastica ai figli degli immigrati più poveri e l'Afro-Napoli? Quale terreno d'incontro e di dialogo, fra chi sta provando ad annientare il modello d'integrazione virtuosa di Riace e i valori che abbiamo messo insieme al pallone a centrocampo dalla nostra prima partita? Quanto è conciliabile il razzismo dei colpi di arma di fuoco contro migranti e rifugiati, legittimato istituzionalmente dall'alto e fattosi senso comune al punto di spingere dei ragazzini baresi a ricoprire di schiuma un loro coetaneo di origini straniere "così diventa bianco", con il progetto di inclusione che ci vede in campo dal 2009?La scelta di Titty Astarita ci ha lasciato perciò esterrefatti. Ci addolora la sua perseveranza nel rifiutare il passo indietro da noi richiestole, soprattutto perché dopo un anno di partecipazione alle vicende dell'Afro-Napoli, in un ruolo chiave di rappresentanza, le dovrebbe essere stato chiaro che quella candidatura la poneva automaticamente fuori dal perimetro dell'idee-guida che sono alla base del nostro sodalizio”.
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