Raffaele Perinelli, calciatore ucciso con una pugnalata al cuore. I colleghi: "Vogliamo giustizia"
pubblicato il 11 ottobre 2018 alle ore 10:38
Raffaele Perinelli, il calciatore 21enne ucciso da una coltellata al cuore da un 31enne che si è poi costituito alle forze dell'ordine, lavorava per una ditta di pulizie, la Dussmann, e si alzava tutti i giorni alle 5 per arrivare all'università Monte Sant'Angelo, insieme alla madre. I colleghi hanno voluto ricordarlo con una lettera e il lancio di palloncini bianchi, unendosi all'appello della famiglia del giovane che chiede giustizia e il massimo della pena per il responsabile della morte di Raffaele. "Un ragazzo solare, allegro, lavoratore, con il grande pulito sogno nel cassetto di affermarsi nel mondo del calcio", scrivono i suoi colleghi. Raffaele lavorava da soli 7 mesi insieme a loro e la ditta ha deciso di carico dei funerali del giovane.
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