Esplosione Bologna, il poliziotto eroe che ha salvato gli automobilisti: "Stavano scattando selfie"

Giacomo Chiriatti ha 29 anni, è originario di Copertino (Lecce) ed è un poliziotto in servizio da tre anni a Bologna. È stato il primo agente, assieme a un collega, ad arrivare sul luogo dell’incidente e dell’esplosione dell’autocisterna carica di Gpl sul raccordo autostradale all’altezza di Borgo Panigale, che ha causato un morto e decine di feriti. Avvertito dal conducente del Tir della presenza di materiale infiammabile ha fermato il traffico e fatto indietreggiare centinaia di auto e camion su entrambi i sensi di marcia, salvando così decine di vite. “In tanti – racconta – si erano fermati per fotografare e girare video dell’incendio incoscienti del pericolo che stavano correndo”. Ha riportato ustioni di secondo e terzo grado sulla testa e le braccia, non si sente un eroe ma un poliziotto che ha compiuto il suo dovere, felice di avercela fatta e poter raccontare ciò che è accaduto. Nonostante abbiano solo due anni di differenza, siano dello stesso paese e lavorino in polizia a Bologna, però, lui e Riccardo Muci, altro poliziotto eroe al quale il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha fatto visita all’ospedale di Cesena, non si conoscevano prima dell’incidente.  “Ho chiesto il suo numero di telefono – spiega Chiriatti – e l’ho chiamato perché abbiamo vissuto un’avventura incredibile e nonostante le tante coincidenze non ci conoscevamo. Il mio pensiero va a lui, agli altri feriti e all’unica vittima di questo tragico avvenimento”.

 

di Gino Martina