Fratture per incassare l'assicurazione: 11 fermi a Palermo
pubblicato il 8 agosto 2018 alle ore 12:00
Un tunisino morto per le conseguenze delle lesioni Palermo, (askanews) - Procuravano fratture di particolare gravità, tanto che le persone coinvolte dovevano usare le stampelle o finivano in sedia a rotelle, il tutto per incassare i soldi dell'assicurazione. Così la Polizia di Palermo ha eseguito 11 fermi, tesi a disarticolare due organizzazioni criminali senza scrupoli, dedite alle frodi assicurative. Per provocare le fratture lanciavano pesanti dischi di ghisa, come quelli utilizzati nelle palestre, sugli arti delle vittime. Una di queste storie è finita in tragedia, con un tunisino che è stato trovato morto su una strada alla periferia di Palermo, nel gennaio del 2017. Inizialmente sembrava vittima di incidente stradale, ma poi è stato appurato che a causarne la morte erano state le fratture multiple causate dagli appartenenti alle associazioni. Le vittime compiacenti venivano reclutate in luoghi frequentati da soggetti ai margini della società, tra questi tossicodipendenti, persone con deficit mentali o affetti da dipendenza da alcol, e con grandi difficoltà economiche, attratti dalle promesse di facili e cospicui guadagni, mai corrisposti dalle organizzazioni criminali. Alle vittime alle volte venivano somministrate in maniera rudimentale dosi di anestetico procurate da un'infermiera in servizio presso l'ospedale civico di Palermo.
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