Ibrahima, l'italiano insultato da impiegato dell'Asl: «Vai via, questo non è l'ufficio veterinario»
pubblicato il 1 agosto 2018 alle ore 11:37
“Vai via, qui non c’è il veterinario”. Sono queste le parole pronunciate da un funzionario dell’Asl di Giulianova (Teramo) nei confronti di Ibrahima Diop, 39 anni italo-senegalese. A Roseto degli Abruzzi, dove vive, “Ibra” - così lo chiamano tutti - ha scelto di non reagire a quell’episodio di razzismo, ma di andare dai carabinieri a denunciare il fatto.
“Succedono episodi di questo tipo - dice nell’intervista a Fanpage - ma l’importante è non reagire. L’Italia non è solo questo. Ci sono tante buone persone e di sani principi. Non si può fare di tutta l’erba un fascio”. Ma l’episodio è aggravato dal fatto che a pronunciare quelle parole sia stato un dipendente pubblico. L’Asl ha già avviato un’indagine interna. E i carabinieri stanno ascoltando alcune testimonianze per dare un volto all’impiegato. “Non lo conosco, ma chi sbaglia è giusto che paghi” dice Ibra. Intanto, l'uomo ha già ricevuto molti attestati di solidarietà, tra cui una telefonata di Giorgia Meloni. L’episodio a sfondo razziale si è verificato appena un paio di giorni prima dell'aggressione a Daisy Osakue, l'atleta italiana di origini nigeriane ferita a un occhio da un uovo lanciato da un'auto in corsa a Moncalieri.
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