Omicidio Calatabiano: "L'assassino aveva un lieve ritardo mentale"
pubblicato il 5 ottobre 2015 alle ore 16:11
"Paolo Cartelli ha bussato alla porta, la signora ha aperto e quasi subito c'è stato un litigio: Amalia è stata spinta, cadendo sul divanetto vicino l'ingresso. L'assassino, così, ha preso una bottiglia di vetro rotta colpendola prima al capo, poi - forse perché la donna gridava - le ha tagliato la gola. Subito dopo si è richiuso la porta di casa (trovata chiusa dai soccorritori) ed è fuggito da un'uscita secondaria dell'appartamento che, di fatto, conosceva bene visto che in passato avrebbe già fatto dei piccoli lavoretti". Sono stati rivenuti anche dei jeans con tracce di sangue e sarebbe stata la madre a segnalare ai carabinieri l'atroce gesto del figlio. Paolo Cartelli, detto Sergio, non ha precedenti penali e potrebbe avere un lieve ritardo mentale, come hanno spiegato gli inquirenti.
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