Terremotati, da trent'anni abbandonati dallo Stato nei container d'amianto
pubblicato il 23 dicembre 2014 alle ore 12:18
Parco Galeazzo Caracciolo, una piccola favelas ai margini del quartiere Ponticelli, estrema periferia est di Napoli. Da trent'anni, sessanta famiglia di terremotati sono costrette a vivere nei container temporanei che furono allestiti dopo il cataclisma del 1980. Il parco è diventato un lager di amianto, le tettoie pensate per durare solo pochi mesi sono da decenni esposte alle intemperie e le fibre del killer silenzioso stanno uccidendo molti residenti con mali quali il mesotelioma della pleura. Il Comune di Napoli aveva inserito la zona nei Piani di Riqualificazione Urbana di Ponticelli, ma dei dodici cantieri che avrebbero dovuto partire, nessuno è pronto. Quello aperto proprio di fronte al Parco Caracciolo Galeazzo è fermo da anni per un contenzioso tra le ditte appaltatrici ed il Comune. Non si ha notizia di come siano stati spesi i fondi europei destinati a queste opere di edilizia popolare pubblica.
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