Morire di lavoro o morire di fame? Intervista con l'ex Br Renato Curcio
pubblicato il 3 dicembre 2014 alle ore 17:07
"Le istituzioni non sono in grado di garantire un lavoro che non produca un malessere che può condurre alla morte". Vuoi morire lavorando o morire di fame? In estrema sintesi e brutalità, è questa la domanda che sta alla base di tanta parte del sistema industriale italiano e non solo. Del sistema capitalistico tutto. È questa la domanda implicita alla quale hanno dovuto rispondere gli operai del polo industriale di Brindisi, della cui vicenda si occupa l'ultimo libro di Renato Curcio, "Il pane e la morte", che l'ex Br ha pubblicato per "Sensibili alle foglie", la casa editrice che ha fondato nel 1990 con Stefano Petrelli e Nicola Valentino nel carcere di Rebibbia. Fanpage.it ha intervistato Curcio in occasione della presentazione del libro a Cava De' Tirreni, in provincia di Salerno: ne è nata una conversazione a tutto tondo sul dilemma tra lavoro e morte, sulla sentenza-choc sull'Eternit, sulle tensioni sociali contro gli immigrati e sulle politiche del governo Renzi.
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