La rotta adriatica dei rifiuti tossici
pubblicato il 19 ottobre 2014 alle ore 10:49
In Italia le ecomafie si sono sviluppate intorno allo smaltimento illegale dei rifiuti tossici delle aziende del nord che, con la complicità di imprenditori senza scrupoli ed organizzazioni criminali, smaltivano i rifiuti nelle regioni meridionali. E' ben nota la rotta che portava i veleni dalle aziende del nord fino in Campania e basso Lazio. Meno nota ma altrettanto battuta era la cosiddetta rotta adriatica che vedeva nell'Abruzzo una delle principali regioni d'approdo dei veleni industriali. A partire dalla ricostruzione dell'ex presidente della commissione ecomafie del parlamento, Massimo Scalia, le telecamere di Fanpage sono andare in Abruzzo a scoprire i luoghi di smaltimento dei rifiuti industriali del nord. In diversi casi quei veleni sono ancora li', spesso, come nel caso di Tollo, rappresentano ancora un pericolo imminente per la popolazione. Montesilvano, Lanciano, Paglieta, sono alcune dei comuni dove toccati dalla rotta adriatica dello smaltimento dei rifiuti. A tirare le fila del traffico insieme ad imprenditori locali era il clan dei Casalesi. Gaetano Vassallo, un tempo imprenditore dei rifiuti legato ai Casalesi ed oggi collaboratore di giustizia, era il referente di diversi comuni abruzzesi per lo smaltimento dei rifiuti.
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