Rosemary si appella a Papa Francesco: "Voglio morire con mio figlio autistico, questa non è vita"
pubblicato il 3 agosto 2016 alle ore 11:19
"Non voglio compassione: non l’ho mai voluta. Voglio solo rivendicare i diritti di mio figlio e se lo Stato, se il mio paese che amo tanto, non ci può dare una vita degna, che ci dia una morte degna. Non posso sopportare di vivere con mio figlio senza che gli venga data assistenza, perdendo del tempo prezioso che non abbiamo, e ancora meno potrei morire in pace sapendo che vivrà ancora peggio senza di me". Queste sono solo alcune righe di una lunga lettera scritta da Rosemary, mamma di un ragazzo autistico adulto a Papa Francesco. Un appello disperato il suo e anche una provocazione. "Voglio morire insieme a mio figlio perché questa non è vita".Saulo è un ragazzo affetto da autismo grave e vive insieme alla mamma che si prende cura di lui con amore e tenacia. Da due anni Saulo non ha nessuna struttura dove andare, perciò resta tutto il giorno a casa. "E' considerato un ragazzo difficile, come se non lo sapessi - racconta stizzita Rosemary - e nessuno ci aiuta per trovare un posto per Saulo".
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