Proiettile alla neo sindaca di Battipaglia: "È qualcuno che conosce la mia famiglia"
pubblicato il 2 luglio 2016 alle ore 13:03
Una lettera minatoria con un proiettile calibro 6.35 è stata recapitata ieri alla neo Sindaca di Battipaglia (provincia di Salerno), Cecilia Francese. La busta chiusa e indirizzata solo alla Sindaca, con tanto di dicitura "Personale", è stata portata ieri mattina nel suo ufficio, poche ore prima della conferenza stampa di presentazione della nuova giunta. Ai microfoni di Fanpage.it, Cecilia Francese ci ha detto di non avere paura di questo atto intimidatorio ma che ci sono troppi interrogativi che ruotano attorno ad esso. Il primo interrogativo che si è posta, insieme agli inquirenti, è stato quello sul giorno e la provenienza della lettera. La missiva risulta essere stata spedita da Napoli il 27 giugno, ed è poi giunta all’ufficio protocollo del Comune il giorno prima della consegna al Sindaco. Solo dopo 24 ore che la lettera è giunta al Comune è stata recapitata al sindaco: una casualità alla quale la stessa non vuole credere. Gli inquirenti stanno provvedendo a verificare chi fossero i dipendenti comunali presenti il giorno della consegna e capire se il ritardo nella consegna sia stato una semplice casualità o un gesto premeditato. Il mittente scritto sulla lettera è “circolo culturale Poldina” (un chiaro riferimento alla madre di Francese, l’ex maestra Poldina), che poi viene anche citata nella lettera come "monarchica donna Poldina". Parole ben dosate che fanno capire che chi ha inviato questa lettera conosce molto bene la famiglia Francese: che la madre della Sindaca sia stata una monarchica è una notizia nota solo ai familiari più stretti tanto che “nemmeno i nipoti conoscono questa cosa". La lettera non fa solo riferimento alla madre ma anche al padre, definendolo “un eroe che affrontò le fiamme mentre c’era il rischio di esplosione” e subito dopo consiglia la Francese di non “prendere cattivi esempi” (riferendosi al padre, ndr) perché “le eroine passano sì alla storia, ma anche all’altro mondo". Una chiara minaccia di morte. Nella parte finale della lettera, chi scrive, consiglia di ascoltare il compagno della Francese, “Jerry”, riferendosi a Gerardo Rosania, ex sindaco di Eboli e la lettera continua “che capì subito la lezione. Prima di radere al suolo le villette a Campolongo (villette abusive delle quali Rosania autorizzò la demolizione, ndr) fece avvertire gli amici che la contatteranno affinché le vendessero a poveri malcapitati". Un’accusa forte nei confronti dell’ex Sindaco ebolitano che sembrerebbe già conoscere i mittenti di questa lettera, tanto che la conclusione della lettera è: “Segua i suoi consigli”. Sulla parte inferiore della lettera,con del semplice nastro isolante trasparente era attaccato il proiettile calibro 6.35, un calibro non usato, secondo gli inquirenti, dalla Camorra.
mostra altro
altro di Carmine Benincasa
-
400114 VISUALIZZAZIONICarmine Benincasa
-
171552 VISUALIZZAZIONICarmine Benincasa
-
126594 VISUALIZZAZIONICarmine Benincasa
-
202 VISUALIZZAZIONICarmine Benincasa
-
445865 VISUALIZZAZIONICarmine Benincasa
-
149474 VISUALIZZAZIONICarmine Benincasa
-
345362 VISUALIZZAZIONICarmine Benincasa
-
577650 VISUALIZZAZIONICarmine Benincasa
-
5941 VISUALIZZAZIONICarmine Benincasa
-
142 VISUALIZZAZIONICarmine Benincasa
-
550384 VISUALIZZAZIONICarmine Benincasa
-
115263 VISUALIZZAZIONICarmine Benincasa
-
466 VISUALIZZAZIONICarmine Benincasa
-
170087 VISUALIZZAZIONICarmine Benincasa
-
306474 VISUALIZZAZIONICarmine Benincasa
-
928826 VISUALIZZAZIONICarmine Benincasa