Rosarno, nel campo della disperazione: "Erano soli in tenda, nessun rumore poi lo sparo"
pubblicato il 12 giugno 2016 alle ore 09:46
Le telecamere di Fanpage.it sono andate nella tendopoli di San Ferdinando, a pochi chilometri da Rosarno, in provincia di Reggio Calabria, dove qualche giorno fa un migrante è stato ucciso da un carabiniere, a seguito di una lite. Secondo gli ospiti della tendopoli, nel momento dello sparo - all'interno di una tenda - erano presenti soltanto il carabiniere e il migrante (che voleva appropriarsi dell'incasso del bar e che aveva ferito un carabiniere). Ai nostri microfoni ammettono che l'uomo avesse un coltello e che la situazione fosse degenerata al punto da richiedere l'intervento dei carabinieri; però, adesso, hanno paura delle forze dell'ordine italiane. Sono decine, infatti, gli immigrati che vivono nella periferia di San Ferdinando, in condizioni quasi disumane: ogni giorno, dalle 7 del mattino alle 5 del pomeriggio, lavorano ai campi, ad esempio per la raccolta dei mandarini, guadagnando 25 euro. "Non abbiamo soldi, non c'è lavoro. Sopravviviamo perché qui il cibo costa poco. L'Italia mi piace ma non in questo modo [...] Meglio rimanere in Ghana a lavorare i campi.. anche perché lì ho la mia famiglia" ci confessano.
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