Caso Fortuna, l'accusato replica: "A ucciderla sono state la mia compagna e sua figlia"

pubblicato il 10 giugno 2016 alle ore 09:52
Nuova udienza presso il tribunale di Napoli Nord per l'incidente probatorio sul caso della morte della piccola Fortuna Loffredo. Ascoltata una delle bimbe del Parco Verde, che ha confermato di essere venuta a conoscenza da una delle figlie di Marianna Fabozzi che a compiere il terribile omicidio fosse stato Raimondo Caputi, detto "Titò". Una seconda volta -racconta la bimba- le sarebbe stato riferito che le persone del parco sapevano fin da subito che fosse stato proprio Caputo a uccidere Chicca. Il gip Alessandro Buccino, il procuratore aggiunto Domenico Airoma e il pubblico ministero Claudia Maone portano avanti l'inchiesta su quanto accaduto il 24 giugno del 2014, quando la piccola Chicca Loffredo morì dopo essere stata probabilmente buttata giù dall'ultimo piano del suo palazzo -l'isolato 3 del Parco Verde di Caivano- a seguito della ribellione a un ennesimo atto di violenza sessuale. In mattinata si è tenuta a Poggioreale una nuova tappa dell'inchiesta sulla morte di Antonio Giglio, il bimbo figlio di Marianna Fabozzi che perse la vita in circostanze analoghe il 27 aprile 2013. Per questi due delitti sono indagati a titolo diverso proprio Marianna Fabozzi e il suo convivente Raimondo Caputo. L'uomo, durante un faccia a faccia con la compagna, ha ribadito più volte le accuse mosse nei giorni scorsi, ovvero che a uccidere la piccola Chicca sarebbero state proprio la Fabozzi e sua figlia.
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