Pakistan, al collasso l'industria della seta di Swat
pubblicato il 13 marzo 2014 alle ore 18:55
La Valle di Swat ormai è l'ombra di se stessa. Cinque anni dopo il collasso subito sotto il dominio talebano, l'industria della seta, una volta fiorente in questa zona nel nord-ovest del Pakistan, è ancora a pezzi. Circa ventimila di persone sono rimaste senza lavoro. Shaukat Ali si era spostato da Lahore per approfittare del boom dell'industria. Dagli 800 dollari al mese che guadagnava per riparare le attrezzature, ora stenta a mantenersi."Mia figlia a 18 anni non si è potuta ancora sposare perché non abbiamo una dote", spiega affranto l'uomo. Molti accusano del disastro i talebani che si trasferirono nello Swat pirtando le loro regole, rigidissime anche su abbigliamento e look delle donne."E' colpa loro. Qui non c'era solo una industria della seta, ma anche di cosmetici", ha spiegato Ahmead Khan, presidente della Camera di commercio locale. Vista la crisi in molti hanno dovuto reinventarsi. Quest'uomo con la sua piccola azienda dava lavoro a una decina di ragazzi e guadagnava bene. Oggi guida un taxi"L'industria della seta era un buon affare qui. C'erano circa 5-600 fabbriche in attività", ha detto. Oggi ne restano solamente una ventina. Il governo sostiene di loavorare per la rinascita del settore. Ma per riportare la seta di Swat al suo antico splendore dovrà muoversi in fretta. La concorrenza cinese non perdona.
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