Pestato a sangue nell'indifferenza generale: "Napoli non è una città solidale"
pubblicato il 13 settembre 2013 alle ore 18:13
E' incredibile la vicenda che Raffaele Lauro, studente napoletano, racconta ai microfoni di Fanpage.it. E' possibile trovarsi a terra, con il naso fracassato e il sangue che scorre dalla testa alle mani per aver chiesto a una persona di non fumare nella stazione della metro? E' possibile che un'aggressione di questo tipo possa avvenire in pieno giorno e - soprattutto - nell'indifferenza generale? E' possibile che le persone intorno si preoccupino maggiormente di ascoltare il violento piuttosto che la vittima? A quanto pare, sì. Raffaele ha sporto denuncia, ma l'amarezza resta: "Napoli non è una città solidale, almeno con me non lo è stata".
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