Usa, lavoratori dei fast food in piazza per stipendi più alti
pubblicato il 30 agosto 2013 alle ore 11:28
E' stata definita la più grande protesta nel settore dei fast food che ci sia mai stata negli Stati Uniti. Migliaia di lavoratori della catena McDonlad's e altri ristoranti come Burger King, Pizza Hut e Kentucky Fried Chicken sono scesi in piazza per chiedere maggiori garanzie professionali e un aumento dei loro salari."Sono qui perché credo nella possibilità di un cambiamento - spiega questo giovane - chiediamo almeno 15 dollari l'ora perché 8 non sono sufficienti per vivere; aumentano i costi ma non i salari, ci auguriamo che le nostre richieste vengano ascoltate"."Queste aziende guadagnano miliardi di dollari - urla il reverendo William Smart alla folla di dipendenti all'interno di un Burger King a Los Angeles, in California - mentre i lavoratori fanno la fame e sono sono costretti a cercarsi un secondo lavoro per tirare a campare, questo non è giusto".Il settore dei fast food negli stati Uniti conta oltre 3 milioni di dipendenti ma la maggior parte di loro lavora part time e i salari bassi e dimezzati spesso non bastano a garantire una "sopravvivenza" dignitosa. McDonald's, tuttavia, in occasione del precedente sciopero ha precisato che gli stipendi sono di competenza dei negozi che operano in franchising nel mondo e che, in molti casi, sono già stati raggiunti accordi per compensi più competitivi e benefit che andassero incontro alle legittime esigenze dei dipendenti
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