Marea Nera, azienda che costruì coperture distrusse prove
pubblicato il 26 luglio 2013 alle ore 13:13
Un'azienda coinvolta nel disastro della Deepwater Horizon del 2010, la marea nera nel Golfo del Messico, ha confessato di aver distrutto alcune prove del proprio coinvolgimento.Si tratta della società americana Halliburton energy services, responsabile della costruzione della copertura in cemento dei pozzi della piattaforma, compreso quello incriminato da cui, dopo un'esplosione, fuoriuscirono litri e litri di petrolio, provocando uno dei più grandi disastri ambientali di tutti i tempi.Secondo quanto ammesso, per due volte, nel maggio e nel giugno 2010, alcuni specialisti del gruppo avrebbero effettuato al computer delle simulazioni sulle cause dell'incidente per poi distruggerle, evitando che il Dipartimento di giustizia americano venisse a conoscenza dei risultati.La Halliburton ha annunciato che oltre alla multa da 200mila dollari donerà volontariamente 55 milioni di dollari alla Fondazione per la pesca e la fauna selvaggia.A causa dell'incidente morirono 11 persone e furono sversati in mare quasi 5 milioni di barili di petrolio, le operazioni di recupero furono lunghe e molto difficoltose. Alcuni tratti del mare e della costa dei Paesi che si affacciano sul Golfo sono stati danneggiati per sempre
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