Pompei, tombe millenarie affidate per legge ad una donna ottantenne

pubblicato il 25 luglio 2013 alle ore 23:57
Due tombe millenarie della necropoli che circonda il sito archeologico di Pompei sono tornate nella disponibilità di una donna di ottantenne a cui la soprintendenza le aveva sottratte quattordici anni fa senza formalizzare mai la situazione con un decreto di esproprio. Per questo, il Tar Campania ha recentemente disposto la riconsegna alla donna dell'agrumeto prospiciente la sua abitazione, nella quale sono ubicati i due reperti storici. Come ci spiega l'avvocato Provitera, la soprintendenza non ha mai risposto alle offerte di cessione dell'area a prezzo di mercato per i terreni, come legge prevede. Piuttosto, è partita qualche giorno fa un'ingiunzione con cui si obbliga la donna a provvedere alla custodia e alla conservazione del sito archeologico. Cosa molto difficile visto che i turisti entrano nell'area dagli ingressi presenti negli scavi di Pompei e non sorvegliati dal personale della soprintendenza. Inoltre, lo stato in cui è stata lasciata l'area dopo 14 anni di custodia statale lascia molto a desiderare: erbacce crescono incontrastate e lastre di amianto sono state abbandonate a pochi metri dalle strade percorse da migliaia di turisti.
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