Turchia, Ankara, la polizia picchia i medici che soccorrono i manifestanti feriti
pubblicato il 5 giugno 2013 alle ore 15:42
Turchia, Ankara. Un medico denuncia l'assalto della polizia a danno dei medici che prestano cure mediche ai manifestanti feriti. Nel video, il medico racconta così l'accaduto: "Mi trovavo nel Centro di Nazim Hikmet, presso il presidio di mutuo soccorso allestito per le cure mediche ai manifestanti feriti. Voglio specificare che eravamo lì in qualità di volontari, e prestavamo servizio in quanto medici, non come affiliati di qualche associazione. Ad un certo punto, la polizia in assetto anti sommossa, venuta a conoscenza del fatto che eravamo lì, a prestare soccorso ai manifestanti feriti, ha rotto porte e finestre ed ha lanciato all'interno della struttura gas lacrimogeni, costringendoci ad uscire fuori. Ci hanno poi colpito con bastoni e manganelli. Io personalmente sono stato colpito alla testa da una manganellata, ma non ho paura. E non dimentico, neanche che la guerra ha le sue regole. Gli ospedali non possono essere attaccati, la polizia ha superato ogni limite. Ed anche se sono stato preso a manganellate, io non ho paura. Stasera, io tornerò lì, a costo di essere picchiato ancora...".
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