Disastro ambientale a Bagnoli, sequestrata l'area ex Italsider
pubblicato il 11 aprile 2013 alle ore 10:58
Napoli - Disastro ambientale, truffa ai danni dello Stato, falso, miscelazione di rifiuti industriali. Sono alcuni dei reati ipotizzati dalla Procura di Napoli che hanno portato al sequestro preventivo dell'area ex Italsider ed ex Eternit di Bagnoli e all'iscrizione nel registro degli indagati di 21 persone, fra cui alcuni dirigenti della Bagnolifutura Spa e del Ccta (laboratorio interno della Bagnolifutura).Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri nell'ambito di un'inchiesta che mette sotto accusa la mancata bonifica dei terreni dell'area industriale, compresa la colmata, il controverso riempimento che arriva fino al mare fatto di cemento e materiali di risulta; 107 milioni di euro stanziati per una bonifica che non sarebbe mai stata effettuata. Le associazioni ambientaliste e di cittadini da sempre denunciano la situazione chiedendo un intervento a tutela della salute, assistendo ad un dibattito sullo smantellamento dei residui industriali e sulla riqualificazione della zona in area commerciale residenziale o turistica andato avanti per anni senza mai portare ad alcun risultato concreto. Ora l'inchiesta, che farà luce sulle responsabilità.
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