Città della Scienza contro i ministri "Decreto bulgaro, tentativo di esproprio"
pubblicato il 29 marzo 2013 alle ore 17:20
"Subiamo un decreto bulgaro per esproriare Città della Scienza alla Fondazione Idis. Il decreto interministeriale approvato ieri prevede che sia istituito un comitato esterno per la ricostruzione" sono duri il presidente Vittorio Silvestrini e il consigliere Vincenzo Lipardi che contestano la decisione presa ieri dai ministri Barca (coesione territoriale) e Profumo (Istruzione). Un decreto che prevede la ricostruzione del polo museale con un finanziamento di 20 milioni (15 del Pac e 5 del Provveditorato alle opere pubbliche), ma che vincola le procedure a un comitato esterno che dovrebbe separare le attività di amministrazione dei luoghi a quelle di divulgazione scientifica. "Se non ci faranno ricostruire Città della Scienza sulla linea di costa, al suo posto lasceremo le macerie e chiameremo il sito 'gardino della vergogna', un museo a cielo aperto come memoria e monito alle generazioni future e denuncia vivente contro chi ha compiuto l'atto criminale e contro i cattivi maestri che, secondo una prassi dura a morire, lo vogliono utilizzare per avviare altre operazioni". Anche il Consigliere delegato Lipardi paventa un rischio Aquila: "Dopo grandi catastrofi arrivano milioni di finanziamenti pubblici, che però sono gestiti dai soliti comitati di affari. Noi non ci prestiamo a questi giochi speculativi come accaduto all'Aquila e come accaduto a Pozzuoli con il bradisismo". "Non accetteremo i contributi pubblici se non potremo gestire noi la riscostruzione degli edifici incendiati sulla spiaggia" tuona Silvestrini, mentre Lipardi ribatte: "Non siamo in bulgaria!" Sulla questione interviene anche il sindaco de Magistris, secondo cui "Non esiste nessun editto bulgaro, bensì esiste un decreto varato dal governo con cui viene istituito un comitato interistituzionale, il quale vede dunque partecipare tutti i soggetti coinvolti, per rispondere in modo sinergico alle esigenze tecnico-gestionali che riguardano la ricostruzione di Città della Scienza a Bagnoli". Lipardi si scaglia anche contro il comitato "Una spiaggia per tutti" che si batte per il ripristino della linea di costa a Coroglio: "Dove era questo comitato quando si decise di fare un porto turistico per imbarcazioni di lusso?" e rifiuta categoricamente l'ipotesi investigativa secondo cui ad appiccare le fiamme siano stati i dipendenti stessi di Città della Scienza: "Si è trattato di un atto di guerra, noi non abbiamo mai assunto dei genieri militari capaci di radere al suolo in quindici minuti l'intera struttura".
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