Il boom delle sigarette elettroniche ingolosisce la Camorra
pubblicato il 5 aprile 2013 alle ore 11:30
La moda della sigaretta elettronica è già diventata un boom commerciale che solo in Italia vale oltre 200 milioni di euro ed è in costante crescita. Un fenomeno di portata tale da aver attirato l'attenzione della camorra: una versione 2.0 del "contrabbando di bionde" di diversi anni fa. Giusy Pinto è la titolare di alcuni punti vendita di Napoli: "Sono stati svaligiati due negozi - spiega - uno a Milano e uno a Barra. Neanche fossero stati due negozi di Bulgari sono stati completamente lasciati vuoti e l'azienda "ovale" ha avviato denuncia contro questi atti e informato anche noi a stare attenti a dove acquistare i prodotti se non da loro".Le e-cigarettes si usano ovunque e, con il rilascio programmato di nicotina, aiuterebbero a smettere di fumare. Secondo l'Istituto superiore della sanità, però, quelle contenenti nicotina possono comunque presentare rischi per la salute". Per questo, il Ministero della Sanità ha vietato la vendita ai minori."Concordiamo con la scelta del ministro Balduzzi - conclude Giusy - anche da prima noi non vendevamo la sigaretta elettronica con la nicotina ai minorenni".Un altro pericolo per la salute dei consumatori, infine, arriva dal mercato parallelo, spesso alimentato proprio dalla malavita con prodotti non certificati e a basso costo. Un motivo in più per stare attenti a ciò che si compra.
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