Terra dei Fuochi, Patriciello contro il Governo: "L'esercito? Non è servito. A Caivano mai visto"
pubblicato il 24 luglio 2014 alle ore 15:56
"Noi abbiamo ancora fiducia nello stato, e quando ci è stato detto che arrivava l'esercito abbiamo risposto che forse era meglio di no, forse era meglio potenziare le forze dell'ordine che sono sul territorio. Ci fu detto 850 militari per due anni, sono diventati 100 militari per un anno solo. Tra otto mesi andranno via e lasceranno le cose come sono". Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, esprime un giudizio molto duro sull'invio dell'esercito nella Terra dei Fuochi: "I militari sono pochi - continua - e su una fascia di territorio così vasta possono fare ben poco. E' servito a fare qualche piccola cosa, ma già l'abbiamo detto tante volte, che si va arrestare chi brucia in campagna non cambia molto. Bisogna risalire ai mandanti". Oggi si è tenuto vertice a Napoli, presso la Prefettura, per fare il punto sulla Terra dei fuochi a un anno dal Patto stipulato l'11 luglio del 2013 e alla luce del decreto 136 sulla Terra dei Fuochi convertito in legge lo scorso febbraio e che tra le misure ha proprio l'utilizzo dell'esercito contro i roghi tossici.
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